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LA RACCOLTA 2016 SULLA LINEA DI PARTENZA AL CAVALLINO DI BIBBONA
articolo pubblicato il giorno 10/09/2016
Le condizioni del tempo in Toscana negli ultimi mesi sono state molto buone e hanno creato le condizioni per una ottima raccolta. Temperature sempre piuttosto alte e grande illuminazione hanno favorito una perfetta maturazione delle olive. Si è manifestato solo un piccolo problema, fortunatamente ben gestibile, in quanto il clima caldo e soleggiato si è rivelato favorevole allo sviluppo della mosca olearia.
Le piogge degli ultimi giorni, anche se brevi e leggere, hanno confermato questo andamento e per gli olivicoltori è stato necessario intraprendere un attento e preciso lavoro di lotta alla mosca per non dover ricorrere ai pesticidi di sintesi.
La presenza continua del produttore in campo, ovvero di persone della provata esperienza di Franco e Romina Salvadori, è risultato il fattore determinante per valutare con precisione le condizioni climatiche, tenere sotto controllo la proliferazione degli insetti e decidere i trattamenti più appropriati con assolutà tempestività.
Franco Salvadori è un profondo esperto dell’olivo e del suo allevamento e conosce perfettamente la vita del frutto, di quell’oliva che necessita di cure e controlli continui sia per una corretta maturazione, sia per portarla allo stadio finale in perfette condizioni sanitarie.
“Negli ultimi tempi gli interventi contro la mosca olearia sono molto cambiati” racconta Franco Salvadori, “soprattutto per coloro che non vogliono ricorrere all’impiego indiscriminato della chimica. E’ facile intervenire con prodotti sistemici facendo 6 o 7 trattamenti o anche più per stagione, ma la salute nostra e dell’ambiente ne risente in maniera negativa. Oltretutto i parassiti hanno cominciato a sviluppare una forma di adattamento ai fitofarmaci chimici”.
Ultimamente, con lo sviluppo di una maggiore coscienza ambientale, gli agricoltori più attenti sono passati all’uso di metodi biologici e di agricoltura integrata
L’olio di Neem con alto contenuto di azadirachtina è utilizzato come repellente per gli insetti nocivi. “Noi utilizziamo moltissimo anche il Caolino” prosegue Franco,”poi le trappole a feromoni combinate con insetticidi biologici e possiamo farlo grazie alla grande estensione delle nostre olivete che costituiscono vere e proprie aree omogeneamente protette”.
Ma quello che fa la differenza è il controllo continuo e l’immediata strategia scelta in maniera strettamente correlata al problema. I trattamenti si fanno su misura se il problema sussiste e non a calendario con interventi a volte perfettamente inutili. Inoltre possono essere anche attuati in maniera diversa a seconda delle cultivar, zona per zona.
“Nell’ultima settimana di agosto la temperatura media è diminuita, ma è aumentata l’umidità e questo può favorire la seconda generazione d’insetti e l’ovodeposizione. Siamo intervenuti immediatamente e questo significa maggior impegno di forza lavoro e maggiori costi, ma tutto è a vantaggio della nostra salute e della qualità del prodotto” conclude Franco.